Trasferimento dei figli con la madre, per la Cassazione non è sempre giustificabile

Il trasferimento di minori a grande distanza dal genitore non convivente deve essere valutato attentamente, considerando l’impatto sulla bigenitorialità e il diritto dei figli a mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori. Un’analisi superficiale dei desideri dei minori o delle motivazioni del genitore richiedente il trasferimento può comportare la violazione del diritto alla bigenitorialità e compromettere il benessere dei bambini (Cass. civ., Sez. I, Ord., (data ud. 21/03/2024) 07/05/2024, n. 12282)


Trasferimento dei Figli deciso dalla Madre: cosa dice la Cassazione?

Quando una coppia si separa, il tema dell’affidamento e del trasferimento dei figli diventa spesso cruciale e delicato. Recentemente, un’importante decisione della Corte di Cassazione italiana ha riportato l’attenzione su questo argomento, fornendo chiarezza su alcuni aspetti legati al trasferimento dei minori deciso da uno dei genitori.

La recentissima decisione dei giudici di legittimità apre un nuovo scenario sul criterio di valutazione per i giudici dell’interesse dei minori a seguire la madre separata in un trasferimento in un’altra città.

La controversia in esame riguarda infatti il caso di due genitori separati, i quali, a seguito della separazione, avevano concordato un regime di affido condiviso per i loro tre figli minori. Tuttavia, la madre ha successivamente chiesto di trasferirsi con i figli in una città distante circa 850 km dalla residenza del padre, motivando la richiesta con ragioni di lavoro. Il Tribunale di Napoli ha inizialmente accolto la richiesta, senza modificare il regime di affido condiviso, basandosi sull’offerta di lavoro presentata dalla madre.

Il padre ha reclamato l’ordinanza presso la Corte d’Appello di Napoli, richiedendo la sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento. Tuttavia, il suo reclamo è stato rigettato, portando il caso in Cassazione.

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del padre su due punti fondamentali. Innanzitutto, ha sottolineato che il trasferimento dei figli in una località distante può ostacolare la frequentazione regolare con l’altro genitore. Anche se la madre aveva garantito al padre la possibilità di vedere i figli e tenerli con sé quando lo desiderava, la considerevole distanza tra le due città rendeva difficile mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con il genitore non convivente.

Inoltre, la Corte ha rilevato che la Corte d’Appello di Napoli non ha adeguatamente valutato le dichiarazioni dei minori e le conseguenze del trasferimento sulla bigenitorialità. Sebbene due dei tre figli avessero espresso il desiderio di trasferirsi con la madre, la Corte non aveva considerato l’opinione del terzo figlio, la più piccola, né aveva esaminato appieno l’impatto del trasferimento sulla vita quotidiana dei bambini.

Il ricorso è stato accolto dalla Cassazione, annullando la precedente decisione e rinviando il caso alla Corte d’Appello di Napoli per un nuovo esame, tenendo conto del diritto alla bigenitorialità e della necessità di mantenere un rapporto equilibrato tra i genitori e i figli.

Questa decisione della Cassazione evidenzia l’importanza di considerare attentamente l’impatto del trasferimento dei figli sui loro diritti e sulle relazioni familiari. In caso di separazione o divorzio, è essenziale che le decisioni relative all’affidamento e alla residenza dei figli siano prese con attenzione, tenendo conto del loro benessere e del diritto di mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori.

Conclusione Questa recentissima ordinanza del maggio 2024 è in linea con un orientamento giurisprudenziale che sta sempre più riconoscendo l’importanza della bigenitorialità e del contatto regolare con entrambi i genitori. Anche il Tribunale di Roma ha emesso decisioni che enfatizzano la necessità di equilibrio e continuità nei rapporti tra genitori e figli.

Se ti trovi in una situazione simile e stai pensando di presentare un ricorso per una decisione legata all’affidamento dei figli o al trasferimento, è importante agire tempestivamente e con un’adeguata consulenza legale. Normalmente, i tempi medi per una decisione possono variare tra 3 a 6 mesi, a seconda della complessità del caso e del tribunale competente. Il trasferimento dei minori a grande distanza dal genitore non convivente può compromettere la bigenitorialità e il diritto dei figli a mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Napoli per una valutazione insufficiente dell’impatto sulla vita quotidiana dei bambini. Una consulenza legale è cruciale per affrontare queste questioni complesse e proteggere i diritti di tutti i minori coinvolti.

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L’avvocato Massimiliano Gabrielli è da 15 anni coordinatore nazionale della Associazione Padri Separati ed ha una esperienza specifica nel settore del diritto di famiglia e dell’affidamento e collocazione figli, necessaria a valutare i presupposti per promuovere una eventuale azione.

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