E’ possibile ridiscutere precedenti accordi o decisioni sugli assegni familiari?
Dal 2022 l’Assegno Unico Universale (AUU), introdotto dal D.lgs. 230/2021, ha sostituito definitivamente i vecchi assegni familiari. Si tratta di una novità importante, perché cambia radicalmente la gestione del sostegno economico ai figli a carico, incidendo anche nelle situazioni di separazione e divorzio.
Cosa prevede la legge
A differenza degli assegni familiari, che erano legati al rapporto di lavoro e potevano essere accreditati solo al genitore beneficiario, l’AUU:
- è erogato direttamente dall’INPS;
- l’importo è calcolato in base all’ISEE del nucleo familiare;
- viene ripartito per legge in misura paritaria (50% ciascuno) tra i genitori, salvo diverso accordo.
👉 Questo significa che, anche se in passato gli assegni familiari venivano incassati interamente dalla madre in forza di accordi di separazione o per provvedimenti del tribunale, con l’AUU la ripartizione torna al 50% e questa è la regola generale prevista dalla legge.
Quindi gli accordi e le decisioni che regolavano gli assegni familiari non valgono più, trattandosi di un istituto abrogato e diverso dall’AUU che non è erogato dal datore di lavoro ma è un sostegno sociale statale diretto ai figli, e normalmente gli importi sono maggiori e cumulabili con altri contributi specifici: la divisione dell’assegno unico universale al 50% è stabilita per legge.
Cosa possono fare i padri separati
Se sei un papà separato, puoi chiedere che l’INPS versi direttamente sul tuo conto la quota del 50% dell’AUU spettante per i figli. Non è necessario modificare l’accordo di separazione sugli assegni familiari, perché l’istituto stesso è stato abrogato.
In concreto:
- Presenta domanda di Assegno Unico sul sito INPS (con SPID, CIE o CNS).
- Indica il tuo IBAN e segnala che intendi ricevere la quota spettante.
- In assenza di accordo diverso, l’INPS accrediterà automaticamente il 50% a ciascun genitore.
Conclusioni operative
Per i padri separati si apre dunque la possibilità di ottenere un riequilibrio rispetto al passato:
- non devono più corrispondere “in aggiunta” alla madre quanto già versato come assegni familiari;
- conferma tramite legale il diritto alla quota del 50% dell’AUU direttamente dall’INPS;
- eventuali pretese della madre di trattenere integralmente l’assegno non hanno più fondamento giuridico.
📌 Se ti trovi in questa situazione e vuoi capire come far valere i tuoi diritti, puoi contattarci per un appuntamento: valuteremo insieme la tua posizione e ti assisteremo per evitare opposizioni dell’INPS, oltre ad eventuali aggiornamenti delle condizioni di separazione/divorsio/affidamento dei figli.
